Terminato il corso di laurea all’università la maggior parte degli aspiranti web developer è impreparata ad affrontare il mondo del lavoro e le aziende lamentano di non riuscire a trovare persone con le competenze adeguate, come emerge da un recente studio eseguito da CompTIA.
Gli studi universitari forniscono un ottimo bagaglio culturale e tecnico, ma è facile che queste conoscenze si rivelino insufficienti per il business, dal momento che non è solo la competenza tecnica ad avere un peso nel mondo del lavoro.
Essere un web developer vuol dire saper risolvere problemi, avere una certa pratica di comunicazione, saper creare applicazioni che si adattino alle circostanze, in altre parole significa possedere delle capacità che possono essere acquisite soltanto con l’esperienza.
Quindi, dopo tante lezioni universitarie, ecco alcuni insegnamenti utili derivati direttamente dal mondo del lavoro.
9 indispensabili lezioni che l’esperienza insegna
- Non si finisce mai di imparare
Sembra scontato ma non lo è mai abbastanza. Un professionista deve essere sempre aggiornato sulle nuove tendenze nel suo campo. Per un web developer è una sfida continua, vista la velocità con cui corre il mondo digitale. Nuove tecnologie, nuovi dispositivi e con essi nuovi standard, framework, linguaggi fanno la loro comparsa a ritmo incessante.
Tenersi al corrente delle novità è indispensabile per la crescita professionale e consente di essere aggiornati anche sulle abilità richieste dal mercato del lavoro.Lo studio è un aspetto essenziale, una costante di tutta la vita lavorativa.
- Ciò che conta è risolvere problemi
Chi si occupa di fare codice è ansioso di sperimentare sempre nuovi metodi per sviluppare applicazioni, e ovviamente è un bene essere al passo con le nuove tendenze.
Per i clienti però tutto questo non ha alcuna rilevanza perché la tecnologia è un mezzo non un fine.
Nel mondo degli affari contano i soldi degli investitori e non importa come abbiamo costruito la nostra applicazione, l’unica cosa che conta è che risolva problemi.Il web developer per i clienti è solo chi gli risolve problemi.
- Il cliente non sa quello che vuole
Il punto di vista del cliente è limitato dalle necessità, dalle circostanze e da quella che crede sia la soluzione più adatta alle sue esigenze solo perché non conosce la varietà delle opzioni che possono risolvere il suo problema.
Compito di un web developer è ascoltare e guidare il cliente verso la soluzione che è davvero la più adatta alle sue esigenze.
Risolvere problemi non vuol dire dare esattamente al cliente quello che chiede ma fargli comprendere e dargli ciò che per lui è meglio.
- Il cliente ha sempre l’ultima parola
Un web developer che è nel mondo del lavoro da qualche tempo, molto probabilmente si è trovato nella situazione in cui dopo aver progettato e realizzato la migliore soluzione, semplicemente questa non piace al cliente o vengono richieste delle modifiche che cambiano totalmente lo scenario.
Una situazione del tutto normale e molto frequente specialmente per chi si occupa di sviluppare la parte grafica di una applicazione web.
È sempre il cliente ad esprimere il giudizio finale sul nostro lavoro.Bisogna saper ascoltare ed imparare dagli altri, dal momento che spesso si lavora su codici condivisi con altri programmatori che hanno visioni diverse dalla nostra e non è detto che la nostra sia la migliore.
- L’unica costante è il cambiamento
In un mondo come quello del web dove l’innovazione è continua, la flessibilità è un fattore determinante.
Capita di frequente che al momento della progettazione di un’applicazione i clienti non ritengano necessarie certe funzionalità che puntualmente diventano essenziali dopo qualche tempo.Un buon web developer anticipa i cambiamenti e progetta un’architettura flessibile per implementare velocemente le nuove funzionalità.
- L’importanza della comunicazione
La comunicazione è un aspetto indispensabile alla buona riuscita di un progetto.
Per un developer scrivere codice è solo una parte del lavoro.Documentare, condividere scelte e il continuo confronto con i clienti sono l’altro lato della medaglia che riveste un’importanza anche maggiore rispetto alla semplice scrittura del codice.
- La perfezione non è un bene
Creare una buona soluzione in un breve tempo è sempre meglio di una perfetta ma realizzata in tempi molto lunghi.
Potremmo non essere i soli ad aver avuto quell’idea e mentre cerchiamo di costruire l’applicazione ideale qualcun altro potrebbe anticiparci e lanciare sul mercato una soluzione simile alla nostra.
Questo non significa lavorare male o lasciare le cose a metà ma evitare di cercare la perfezione ossessiva su aspetti secondari.Il meglio è nemico del bene.
- Manutenibilità dell’applicazione
Il ciclo di vita di un’applicazione non è limitato alla sua creazione, probabilmente durerà anni nei quali saranno necessari correttivi o evoluzioni, e potremmo non essere noi ad occuparcene.Durante la progettazione e lo sviluppo, un buon web developer rende l’applicazione facilmente manutenibile tramite documentazione adeguata e flessibilità architetturale.
- I Framework sono alleati
In un mondo in cui contano velocità e qualità, non è mai conveniente reinventare la ruota e costruire tutto da zero quando ci sono migliaia di tool e framework che ci offrono soluzioni di qualità pronte per essere integrate nel nostro prodotto, come ad esempio Bootstrap di Twitter che ci aiuta nella creazione di siti responsivi.Nel mondo del business non importa praticamente a nessuno come abbiamo costruito la nostra applicazione, per i clienti è importante che funzioni, che sia realizzata in breve tempo e che garantisca un ritorno economico.
Per saperne di più: 9 critical lessons web developers won’t learn in school