Author Rank, il dibattito continua

author-rankL’Author Rank, il processo tramite il quale Google assegna un punteggio ad un autore e lo usa per posizionare i suoi contenuti nei risultati di ricerca, continua da un paio d’anni ad animare le discussioni nelle community SEO.

In una recente videoconferenza su Hangouts due esperti del settore Mark Traphagen e Eric Enge hanno spiegato perché dal loro punto di vista l’Author Rank o qualsiasi altra sua variante non sono al momento attivi o quantomeno non influenzano i risultati delle ricerche, ma sono ancora molte le domande a cui rispondere e numerosi gli spunti di riflessione della videoconferenza.

Rand Fishkin e l’Author Rank

Durante la videoconferenza Mark Traphagen ha citato un recente articolo di Rand Fishkin che illustra la possibilità che l’Authorship o l’Author Rank influenzino i risultati di ricerca.
Craig Addyman ha pubblicato sul suo blog un’intervista a Rand Fishkin senza assegnarne la paternità tramite il tag di Authoriship, che si è classificata nei risultati di ricerca di Google tra la nona e dodicesima posizione per diversi mesi. Quando invece Craig Addyman ha aggiunto il markup di Authorship di Rand Fishkin all’articolo del blog, eccolo balzare in prima posizione nei risultati di ricerca.
Cos’è successo? Non si era detto che l’Authorship non influenza i risultati di ricerca? Ha commentato Rand Fishkin.

L’inserimento dell’autore del contenuto nell’intervista ha avuto un forte impatto sui risultati di ricerca. Ma non è tanto la mera esistenza del tag di paternità ad aver influenzato i risultati di ricerca altrimenti il discorso potrebbe valere per chiunque, ma l’autore che è rappresentato da quel tag è stato determinante, e questo ci spinge a pensare all’Author Rank piuttosto che all’Authorship.
Rand Fishkin è sicuramente un esperto del campo con una quantità enorme di contenuti pubblicati che ricevono frequenti condivisioni e apprezzamenti, e questi sono tutti elementi utili per la creazione dell’Author Rank.

Mark Traphagen però respinge questa teoria indicando altre soluzioni, sostenendo ad esempio che per Google l’intervista a Rand Fishkin meritasse di per sé un punteggio molto alto. Ma anche da questa spiegazione a ben vedere ne consegue che Google assegna un punteggio a Rand Fishkin come autore.

Pertinenza e affidabilità

Matt Cutt a capo del team antispam di Google ci dice che sono essenzialmente due i principali fattori che influenzano il posizionamento nei risultati di ricerca.
Il primo è la pertinenza. Il contenuto deve essere rilevante per la query di ricerca.
Il secondo è la reputazione o affidabilità. In passato questo fattore era spesso determinato essenzialmente dal Page Rank. Se il contenuto è su di una pagina web che ha un Page Rank alto, e sembra essere il più rilevante per la query di ricerca, Google può avere una certa sicurezza che il contenuto sia di qualità e posizionarlo tra i primi risultati di ricerca.

Tornando quindi all’esempio di Rand Fishkin, il contenuto non è cambiato, quello che è cambiato con l’aggiunta del markup di Authorship è stato il fattore affidabilità, qualcosa che ha dato a Google la fiducia necessaria per posizionare al primo posto nei risultati di ricerca l’intervista. Quel qualcosa potrebbe facilmente essere l’Author Rank.

Semplicità vs Complessità

Sempre durante la videoconferenza, Eric Enge diffidando dell’esistenza dell’Author Rank afferma che non sarebbe plausibile un uso di questo tipo di metrica dal momento che pochi autori esperti hanno inserito il tag di Authorship nei propri contenuti e che non sarebbe giusto per un autore esperto essere scavalcato da un altro non esperto solo per aver abilitato l’Authorship nel proprio blog.

Forse si pensa all’Author Rank come ad un qualcosa di più complicato di quanto alla fine potrebbe essere. Se guardiamo ai due fattori base dell’algoritmo di ranking ovviamente l’Author Rank ricade sempre in quello dell’affidabilità.
L’Author Rank non va interpretato come una classifica fra gli autori, va invece letto come una sorta di punteggio di affidabilità per il contenuto specifico che a sua volta deve essere rilevante per la query di ricerca.

Google deve fidarsi di un contenuto per poterlo portare in cima ai risultati di ricerca. Questa fiducia può derivare dal Page Rank o in alternativa l’Author Rank potrebbe essere l’unico strumento per garantire un punteggio di affidabilità al contenuto.
L’Author Rank non sconvolge i risultati di ricerca perché viene applicato ai contenuti risultanti dalla query di ricerca. Solo un contenuto limitato sarà la risposta esatta alla query. Con dieci risultati di ricerca per pagina c’è spazio sia per l’esperto senza paternità sui contenuti che per quelli con alto valore di Author Rank.

Author Rank, perché?

Il principale obiettivo di Google è sempre quello di mostrare i migliori contenuti, quelli più rilevanti e affidabili, e delegare questo compito solo al Page Rank può non sempre essere sufficiente a centrare l’obiettivo prefissato, visti i problemi con i link acquistati, ad esempio, che permettono ad un sito meno autorevole di comparire più in alto di uno autorevole.

Individuare e dare un punteggio agli autori può offrire un vantaggio e contribuire alla risoluzione del problema.

Per saperne di più: Author Rank – The Debate Continues