Sarwant Singh, futurista ed esperto nel settore dei trasporti, ci descrive la sua visione del mondo che verrà: il Connected Living.
La nostra casa, il luogo di lavoro e la città saranno tutti connessi fra loro attraverso una moltitudine di dispositivi intelligenti che ci permetteranno di accedere ai nostri dati dovunque ci troviamo e in qualunque momento. Questa enorme rete intelligente sarà l‘estensione digitale della nostra esistenza, porterà una serie di cambiamenti nello stile di vita del singolo individuo e nel modello collaborativo del lavoro.
Concetti come lavoro flessibile, zero vacanze (nel senso che si va in ferie quando si vuole) diventeranno la normalità. Cambierà il nostro modo di lavorare, si passerà dal lavoro in ufficio con sede in un luogo ben preciso ed orari prestabiliti, ad un lavoro senza luogo e senza tempo al quale accederemo tramite i servizi cloud.
I primi passi verso questo concetto cominciano già a vedersi. È notizia di questi giorni ad esempio l’intenzione di BMW di rivoluzionare il concetto delle ore di lavoro inserendo nel conteggio anche il tempo speso dai dipendenti fuori dall’azienda per rispondere a mail o sms.
Per capire meglio lo scenario che delinea Sarwant Singh proviamo ad immaginare ad esempio un classico lunedì mattina nel 2025.
Leyla, la nostra assistente personale digitale, dopo essersi sincronizzata con il mondo esterno tramite Google Connect che la allerta di code lungo il nostro tragitto abituale, ci informa che è ora di alzarci. Nel momento in cui ci muoviamo in casa tutto funziona in maniera sincronizzata e intelligente, il frigo ci avverte di comperare il latte, il caffè è pronto in cucina, il bucato fatto e la nostra auto elettrica si è auto aggiornata tramite il cloud. Entriamo in bagno, ci avviamo verso la doccia e lo specchio ci ricorda il programma della giornata, quello che dobbiamo mangiare e di non dimenticare la pillola della pressione come ha comunicato il sensore innestato nella cintura di sicurezza. Mentre ci avviamo verso l’auto, la casa si chiude, il riscaldamento si spegne e la playlist che poco fa ascoltavamo in casa riprende in auto dallo stesso brano.
Ed è solo uno dei possibili scenari che ci aspettano, quando tutto quello che è intorno a noi sarà collegato in rete.
Internet of things produrrà enormi possibilità di crescita. Secondo uno studio di Frost & Sullivan il valore di mercato della connessione delle città, case e uffici si aggira attorno ai 730 miliardi di dollari, portando nuova concorrenza sul mercato e diversi tipi di soluzioni. Google e il suo termometro intelligente Nest ad esempio è una soluzione con singola funzionalità, può essere collegato a dei sensori per controllare la temperatura di una stanza.
Altre società stanno entrando nel mercato attraverso partnership, Fitbit ad esempio produce dispositivi indossabili per monitorare l’attività fisica, oltre a questa funzionalità il dispositivo ideato da Fitbit invia notifiche su come integrare la nostra dieta a Ocado, un supermercato online, facendo in pratica la spesa al posto nostro.
Deutsche Telekom, eQ-3, Miele e Samsung hanno invece deciso di unire le loro esperienze e creare una piattaforma comune per realizzare una rete tra i vari dispositivi in casa, dal televisore alla lavatrice.
Il Connecting Living sarà possibile solo quando le amministrazioni centrali e locali saranno dotate di servizi elettronici, le città connesse così come i servizi di trasporto, integrando tutti i diversi aspetti della nostra vita in un’esperienza piacevole e completa di esistenza connessa.
Per saperne di più: Connected Living: The Next Big Thing After Facebook